Alta pressione padrona del mediterraneo ma…

Il bacino del mediterraneo continua ad essere interessato da una vasta figura anticiclonica con massimi di pressione posizionati ad ovest del vecchio continente. Alta pressione che verrà insediata sul suo bordo orientale da ripetute discese di aria fredda dall’artico che avranno come obiettivo l’est europeo. Sul finire dell’anno parte dell’aria fredda che andrà a depositarsi sui Balcani affluirà anche sulla nostra penisola, in modo particolare sulle regioni centrali adriatiche e su quelle meridionali. Nulla di eclatante, per carità! Si tratterebbe di una sventagliata così come è avvenuto nel giorno di Natale. Certamente il campo termico ne risentirà con temperature che subiranno una sensibile diminuzione sotto i colpi di intense correnti nord-orientali. All’inizio del nuovo anno tutto dovrebbe ritornare come prima, in attesa di nuovi sviluppi legati alla posizione che andrà ad assumere l’alta pressione. Si, perchè il freddo che andrà ad accumularsi sull’Europa centro-orientale potrebbe invadere la nostra penisola a seguito di un eventuale blocco della circolazione zonale (atlantica); blocco che solo l’alta pressione delle Azzorre può operare con una sua elevazione decisa verso il nord Europa. Al momento questo, dalle elaborazioni dei più autorevoli centri di calcolo, non si vede per cui diffidate da chi annuncia ondate di gelo storiche per l’Epifania.
Sulla prima cartina in basso possiamo notare il vasto campo anticiclonico che interessa buona parte dell’Europa occidentale ed il Mediterraneo; sul suo bordo orientale scorrono correnti moderatamente fredde dirette sul Mediterraneo orientale; sulla nostra penisola il campo di pressione è livellato per cui la ventilazione risulterà debole. Una situazione che favorisce l’inversione termica con conseguente forte escursione termica giornaliera, specie nelle vallate e pianure interne.

Domenica l’alta pressione tenderà a spostarsi leggermente verso ovest con un accenno a disporre il suo asse in senso meridiano. Una manovra che determinerà una forte irruzione di aria artica sull’est europeo dove si avrà anche una caduta della pressione con un cavo d’onda allungato fin quasi sui Balcani; sulla nostra penisola assisteremo all’inserimento di correnti settentrionali. Le temperature inizieranno a calare lievemente a partire dal versante adriatico.

Nell’ultimo giorno dell’anno ritroviamo una depressione tra Grecia e Turchia la quale richiamerà aria fredda che scorrendo sul bordo orientale dell’alta pressione interesserà anche le nostra penisola, in modo particolare il versante adriatico delle regioni centro-meridionali. Si tratterà di correnti secche che non produrranno precipitazioni a parte qualche fenomeno da “Stau” (per sbarramento orografico) sul versante orientale dell’appennino. Diminuiranno sensibilmente le temperature con un cospicuo rinforzo del vento.

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Giuseppe Stabile
Tecnico Meteorologo WMO (certificato DEKRA)