Categorie: Analisi sinottiche

Entra in scena l’autunno

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Sull’intero bacino del mediterraneo si è instaurata una circolazione depressionaria determinata dall’affondo di una saccatura nord-Atlantica. L’anticiclone delle Azzorre ha spostato i suoi massimi di pressione in pieno oceano Atlantico aprendo – temporaneamente – la strada alle correnti zonali in direzione della nostra penisola.  Una configurazione barica tipica dell’autunno destinata a persistere per più giorni e, probabilmente, a riacutizzarsi sul finire della settimana a causa di un ulteriore approfondimento della depressione semi-permanente d’Islanda. Le temperature oscilleranno intorno alla media per l’intero periodo preso in esame.

Sulla mappa in basso, elaborata dal centro europeo di Reading, possiamo apprezzare come il mediterraneo sia governato da un figura di bassa pressione con perno sul Tirreno centrale. Depressione alimentata da correnti di aria relativamente fredda di natura polare marittima convogliate dall’alta pressione posizionata in pieno Atlantico. Essendo il primo affondo depressionario in area mediterranea i fenomeni associati potrebbero risultare localmente anche di forte intensità (in modo particolare sulle regioni centro-meridionali) grazie al contributo di energia rilasciato dalle acque superficiali del mare le quali in questo periodo conservano ancora il calore immagazzinato durante l’estate.

Campo di altezza di Geopotenziale a 500 hpa – Martedì 2 ottobre

Giovedì 4 (vedi cartina in basso) la depressione perderà il contributo delle correnti nord-atlantiche grazie alla spallata verso est dell’anticiclone delle Azzorre isolandosi così in prossimità della Sicilia. Questo determinerà un temporaneo miglioramento sulle regioni centro-settentrionali mentre su tutto il sud le condizioni rimarranno fortemente instabili, specie sulle estreme regioni meridionali.

Campo di altezza di Geopotenziale a 500 hpa – Giovedì 4 ottobre

Miglioramento che si paleserà in modo più diffuso nella giornata di Venerdì 5 estendendosi parzialmente anche alle regioni meridionali. Ma potrebbe trattarsi di una fase interlocutoria poichè, a giudicare dalle ultime analisi per le previsioni a medio termine (tra sabato 6 e domenica 7), si scorge un possibile affondo ancora più marcato del flusso perturbato atlantico in area mediterranea (vedi cartina in basso).

Ipotesi quest’ultima che andrà valutata con le uscite delle prossime elaborazioni numeriche per cui vi invito a rimanere aggiornati ritornando a visitare questo portale.

Giuseppe Stabile

Tecnico Meteorologo WMO (certificato DEKRA)

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Tags: Italia

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