La circolazione delle correnti che da alcuni giorni interessa il mediterraneo è totalmente diversa rispetto a quella che abbiamo assistito nel mese di marzo.
L’alta pressione si è messa da parte posizionando i suoi massimi in pieno oceano, unitamente ad una cellula molto robusta presente ad ovest della penisola scandinava. Una configurazione barica che espone la nostra penisola a correnti di origine artica in entrata dalla Valle del Rodano.
Possiamo apprezzare il tutto osservando le prime 2 cartine in basso elaborate dal centro di calcolo statunitense: sul mediterraneo è presente un’ampia circolazione di bassa pressione alimentata da correnti provenienti dall’Atlantico settentrionale; un nuovo vortice depressionario scivolerà da est-nord-est lungo il bordo meridionale dell’alta pressione posizionata tra l’Islanda e la Scandinavia portandosi – nella giornata di sabato 13 – sull’Europa centrale (vedi prima mappa in basso).
La presenza di un blocco anticiclonico esteso dalle Canarie alle isole britanniche costringerà la depressione a deviare verso sud, entrando così sul mediterraneo occidentale attraverso la Valle del Rodano; sarà accompagnata da intensi venti di maestrale (vedi colorazione in rosso sulla mappa in basso) che colpiranno in prima battuta la Sardegna. Il rinforzo del vento va attribuito sia alla forza di gradiente e sia alla particolare conformazione geografica.
Dunque situazione compromessa nel fine settimana con altre precipitazioni in arrivo, specie sulle regioni nord-occidentali e lungo il Tirreno. Fenomeni che nella giornata di domenica 14 potrebbero risultare anche intensi sulle regioni centro-settentrionali e a seguire sulla Campania. Il tutto con temperature al di sotto della media del periodo.
A partire da martedì 16, a giudicare dalle ultime emissioni modellistiche, potremmo assistere ad un aumento dei geopotenziali a 500 hPa con l’espansione del campo anticiclonico ad iniziare dai settori occidentali della nostra penisola (vedi cartina in basso).
Un saluto dallo staff.
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