Benvenuti a tutti amici di Meteo7.it! Dopo i pesanti stop di attività e trasporti l’Italia inizia a fare i conti con la riduzione di emissioni di CO2. Infatti questo primo effetto potrebbe essere un piccolo barlume di luce in un 2020 da tutti considerato nefasto.
Eppure secondo la “Italy for Climate” questa situazione non durerà per molto. Scopriamone i motivi insieme!
Secondo l’annoverato portale scientifico britannico “Carbon Brief”, in Cina la riduzione di CO2 è stata drastica: la stima è di un quarto di emissioni in meno rispetto alla media. Considerando che a livello mondiale la Cina è uno degli stati più inquinanti, questo dato potrebbe essere davvero considerevole.
Tuttavia non bisogna sottovalutare il ritorno di fiamma in seguito ad una crisi: se prendessimo in analisi quanto accaduto nel 2009 (con un netto calo del Prodotto Interno Lordo globale), avremmo in effettiva corrispondenza un calo delle emissioni. Ma nel corso dell’anno successivo queste (concordi con una ricrescita economica) sono nuovamente aumentate rispetto alla media del +5,8%.
L’andamento su scala italiana non è confortante, anzi: nell’ultimo quarantennio abbiamo avuto un aumento della temperatura media di 1,6°C (dati CNR), con gli ultimi 10 anni che evidenziano record netti. Il target di riduzione di emissioni di gas serra è piuttosto esiguo tra 2018 e 2019 la diminuzione è stata inferiore all’1%.
Criticità anche nell’incentivo all’energia rinnovabile: la crescita degli ultimi 6 anni si attesta al 3% appena. Basti confrontare la media di crescita europea (24%), per convenire ad una mancanza generale di interesse.
Molti sono i fattori che non fanno presagire bene per il futuro green della Penisola; eppure gli effetti sul medio termine del Coronavirus si dovranno ancora mostrare. Potrà la rinascita del Bel Paese essere solidale con l’ambiente, in un futuro non così prossimo?
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