Cari lettori con l’arrivo di un’intensa ondata di calore nei prossimi giorni in molti non avranno preso in considerazione i polpastrelli dei nostri amici a quattro zampe.
Difatti se in alcune città come Firenze, Pistoia la temperatura dell’aria potrà superare i 40°C bisogna ricordarsi che su alcuni terreni sopratutto privi di vegetazione come marciapiedi, strade – a maggior ragione se appena asfaltate – si potranno registrare temperature al suolo decisamente superiori.
Un caso di questa preoccupazione giustificata è Olaf, un Golden Retriever di Washington.
Durante una normalissima passeggiata estiva col suo padrone in una giornata non eccessivamente calda, circa 30°C, si è ustionato le zampe a tal punto da mostrare parte del muscolo con la fuoriuscita di sangue.
La causa? Un terreno decisamente rovente.
Il proprietario si è accorto del problema solo dopo aver notato delle tracce di sangue sul terreno lasciate dall’amico fidato, però non ha saputo spiegarsi come mai nonostante ciò Olaf continuasse a passeggiare allegro e spensierato come se nulla fosse.
Alison Mason, veterinaria e direttore medico presso l’Hope Animal Hospital di Brooklyn, New York, sostiene che questo comportamento non è affatto insolito.
“Come gli essere umani anche i cani possono essere più o meno sensibili. I più sensibili per comunicare al padrone un effettivo problema incominciano a saltare a due zampe, altri presi dall’eccitazione dell’uscita mascherano il problema ed infine, come per il caso di Olaf, alcuni cani tendono a nascondere il dolore per non apparire deboli agli occhi del padrone.”
Con queste temperature l’imbottitura alla base delle zampe potrebbe sciogliersi e generare diverse ustioni.
Ricordando quanto scritto nel paragrafo precedente attenzione però a non basarsi solamente sul comportamento dei nostri amici per individuare e prevenire il problema, ma bisogna prendere alcune precauzioni.
Fonte: MSPCA
Condividi l’articolo e informa amici e parenti di prendere le giuste precauzioni per il bene dei nostri amici a quattro zampe!
Un saluto da Giovanni Imbrogno.
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