Sul mediterraneo continua ad insistere un campo anticiclonico ben strutturato con i suoi massimi di pressione tra il nord Africa e la penisola iberica; la nostra penisola è interessata marginalmente e soggetta ad infiltrazioni di aria umida oceanica che determina stratificazioni nuvolose associate a deboli piovaschi, segnatamente sul settore occidentale.
Nelle prossime ore tale figura barica tenderà ad espandersi verso levante subendo l’apporto di aria molto calda in quota di natura africana. Tra il pomeriggio di lunedì 3 e le prime ore di martedì 4 febbraio la nostra penisola subirà il massimo apporto di aria calda da sud.
Cielo generalmente poco nuvoloso su tutto il territorio salvo locali addensamenti nelle aree a ridosso dell’appennino esposte ad ovest; temperature in sensibile aumento con valori che potrebbero superare i 20°C su molte località; in particolare, valori termici elevati si registreranno sulla Sardegna, sul Piemonte e nelle aree interne del centro-sud, specie del versante adriatico.
Meno interessate dall’avvezione calda il nord-est. Venti tra deboli e moderati da ovest-sud-ovest tendenti a rinforzare a partire dal nord-ovest. Forti settentrionali sul versante estero delle Alpi. Mari poco mossi con tendenza ad aumento del moto ondoso ad iniziare dal mar ligure.
Cielo sereno o poco nuvoloso sulle regioni settentrionali; nuvolosità irregolare interesserà la dorsale appenninica del cento-sud dove non si escludono locali piovaschi. Altrove tempo stabile e prevalentemente soleggiato, specie sulle isole maggiori.
Dalla tarda serata peggioramento ad iniziare dal nord-est Temperature senza particolari variazioni su valori molto elevati; venti moderati da ovest con tendenza a disporsi da maestrale sul Tirreno e a rinforzare vistosamente dal pomeriggio.
Dalla serata venti di Bora sull’adriatico in rapido rinforzo nel corso della nottata. Mari da mossi a molto mossi il Tirreno, il mar di Sardegna e il canale di Sicilia. Mossi i rimanenti mari con moto ondoso in rapido aumento sull’adriatico centro-settentrionale.
Sin dalle prime ore di mercoledì 5 febbraio irromperanno forti venti da nord-est con autentico crollo delle temperature a tutte le quote; l’aria fredda proveniente dalle latitudini artiche aggirerà l’alta pressione – che nel frattempo si sarà spostata sulle isole britanniche – scivolando sul suo bordo orientale e entrando con prepotenza dalla Porta della Bora.
Nel giro di poche ore le temperature subiranno una marcata diminuzione ad iniziare dall’alto versante adriatico. Considerando i valori che registreremo tra lunedì 3 e martedì 4 lo scarto termico sarà molto accentuato sulle regioni centro-meridionali peninsulari, in particolare su Abruzzo, Molise, Puglia e Basilicata. Su queste regioni il crollo termico potrebbe superare i 15°C nell’arco delle 24 ore (tra martedì 4 e mercoledì 5).
E saranno proprio le regioni adriatiche, soprattutto del centro-sud, a subire i massimi effetti con forti venti accompagnati da nevicate di moderata intensità. L’aria fredda riceverà un contributo di umidità dalle tiepidi acque dell’adriatico con conseguente formazione di sistemi nuvolosi in ulteriore sviluppo nell’impattare il versante orientale della catena appenninica centro-meridionale.
Fiocchi di neve che – tra il pomeriggio di Mercoledì 5 e le prime ore di Giovedì 6 – potrebbero sfiorare, localmente, le aree pianeggianti di Abruzzo, Molise, Puglia Garganica, Lucania e le zone interne della Campania. Le nevicate un po’ più consistenti interesseranno Abruzzo, Molise e Lucania; dunque con tutta probabilità entro la giornata di mercoledì 5 saranno imbiancati i rispettivi capoluoghi di regione; ma di questo ne riparleremo nei consueti meteo regionali.
Freddo in rapida attenuazione nel corso di venerdì 7 grazie alla vigorosa spinta dell’alta pressione da ovest. Tuttavia, proprio durante il prossimo fine settimana, con l’attenuazione del vento ci saranno estese gelate durante la notte e al primo mattino su tutte le vallate e pianure interne.
Un caro saluto da Giuseppe Stabile
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