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Tempesta Tropicale Harold, piogge torrenziali e venti forti sulla Polinesia

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Tempo di lettura: 2 minuti.

Un disastroso ciclone flagella l’Oceano Pacifico

Alcune zone nell’emisfero australe, infatti, sono proprio in queste ore sotto la morsa di un potente ciclone.

Ma proviamo a capirne di più.

Il suo nome: Harold

La porzione della Terra interessata dalla tempesta tropicale, denominata Harold, è quella del Pacifico Meridionale.
Osserviamo quindi la mappa sottostante, raffigurante la proiezione dei venti medi al suolo.

Venti al suolo. Fonte: Windy

Notevolissimi sono perciò i valori: si parla infatti di un’intensità media attorno all’occhio di circa 180-200 km/h, rendendo così attualmente questo ciclone a cavallo tra la categoria 3 e quella 4, su di un massimo delle consuete 5 categorie espresse dalla scala di Saffir-Simpson.

La tempesta si era inizialmente scontrata con le Isole Vanuatu (poste nel Mar dei Coralli ad est dell’Australia) arrecando di conseguenza moltissimi danni, ma proprio in questi istanti si trova a dover interessare, seppur indirettamente, anche le Isole Fiji, con il Servizio Meteorologico nazionale che ha dovuto diramare alcune allerte per inondazioni specialmente sui settori più marittimi.
Altre conseguenze del passaggio di Harold sono le pesanti piogge torrenziali, così come anche i venti forti, le mareggiate e gli allagamenti.

Ora il ciclone va spostandosi ancora verso Sud-Est, con direzione lo stato di Tonga nella Polinesia, dopo aver tuttavia seminato ulteriori morti: nonostante il divieto di circolazione, infatti, un’imbarcazione con a bordo 27 persone risulta dispersa, con 5 persone che sarebbero già state identificate come decedute.

Alcune curiosità

Harold può dunque essere considerata come una delle tempeste più forti che l’Oceano Pacifico Meridionale abbia mai sperimentato in 40 anni, con un’intensità massima raggiunta pari alla categoria 5 nel giorno di Lunedì 6 Aprile 2020, con una pressione atmosferica di 914 hPa e venti superiori ai 230 km/h.

Era infine dall’inizio del 2018, precisamente a Marzo, che questo emisfero non era segnato dal destino di un ciclone di categoria massima (5ᵃ): il suo nome era Marcus.

Un caro saluto da Giacomo Tricarico.

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Giacomo Tricarico

Laureando in Fisica dell'Atmosfera e Meteorologia, divulgatore

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Tags: 2020 aprile cambiamenti climatici primavera

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