Cari lettori benvenuti in questa nuova Tendenza Meteo Basilicata Febbraio 2020, ormai un appuntamento fisso due volte al mese per i nostri lettori Lucani che ci seguono da diverso tempo.
Dopo il rapido ma intenso affondo freddo del 4-6 Febbraio scorso vediamo insieme tramite un’attenta e sintetica analisi meteorologica a quali scenari, molto probabilmente, andremo incontro in questo mese che dal punto di vista climatico risulta essere l’ultimo prettamente invernale della stagione (Dicembre-Gennaio-Febbraio).
Tuttavia ci tenevamo a fare una premessa che approfondiremo in uno dei nostri prossimi articoli, il tema sarà il pesante Deficit pluviometrico presente in Basilicata, le piogge negli ultimi 60 giorni sono risultate decisamente irrisorie per l’intero territorio regionale.
Difatti pesanti anomalie si stanno registrando nei nostri invasi idrici, e altrettanto pesante è la mancanza di neve sull’Appennino Lucano dove in diversi ed estesi punti il terreno non ha visto formarsi nemmeno il manto nevoso superficiale stagionale.
Dal 10 al 15 Febbraio e quindi nelle prossime settimane le correnti zonali spalmeranno gradualmente l’alta pressione sul Mar Mediterraneo e di conseguenza andranno ad influenzare le condizioni meteo sulla regione Basilicata con:
Locali piogge potranno verificarsi in queste medesime zone ed una rapida perturbazione atlantica più invadente potrà interessare la regione in maniera più estesa probabilmente nella giornata di San Valentino.
Dal 16 al 21 Febbraio l’alta pressione avanzerà sempre più ad est dal Mar Mediterraneo centrale verso il territorio Italiano, Basilicata compresa. In questa fase le correnti umide sud occidentali dovrebbero smettere di soffiare sul territorio Lucano con un nuovo aumento delle temperature.
Dal 22 Febbraio ai primi di Marzo 2020 dovrebbe avvenire un nuovo cambio del regime atmosferico sull’Italia, difatti come il famoso indice IZE di Carlo Tosti, il performante modello GLOBO dell’ISAC-CNR ed alcune corse modellistiche dei principali modelli a scala mondiale suggeriscono la wave 2, ovvero l’Anticiclone dell’Azzorre dovrebbe mostrare un netto aumento d’attività innalzandosi a latitudini maggiori, probabilmente su Paesi Scandinavi, andando così a bloccare il flusso atlantico e provocando, di conseguenza, discese di fredde masse d’aria polare d’origine continentale sul Mediterraneo.
Non perdetevi i prossimi aggiornamenti che potranno confermare o rianalizzare questa tesi. Grazie per l’attenzione e per il vostro tempo dedicato alla lettura.
Un saluto da Giovanni Imbrogno.
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