Cari lettori benvenuti in questo nuovo AppuntaMeteo della nostra rubrica “Tendenze Meteo” per la regione Basilicata. Come avete potuto notare e come ci aspettavamo almeno fino alla metà di questo mese gli elementi caratteristici del mese invernale per eccellenza sono stati:
[Vi ricordiamo che in fondo all’articolo troverete la sintesi].
Come scritto il 2 Gennaio nella Tendenza Meteo Basilicata Gennaio 2020 pt.1 a partire dal 15 Gennaio ci aspettavamo l’inizio di una fase dalle caratteristiche più invernali con un netto calo delle temperature.
Un primo calo termico è avvenuto e si manterrà fino a Martedì 21 Gennaio ma a prescindere da ciò le nostre aspettative erano su un peggioramento dall’intensità maggiore.
Nel fare la scorsa tendenza meteo abbiamo preso in considerazione due elementi di notevole importanza per il lungo termine o su scala (“subseasonal” sub-stagionale, ovvero leggermente al di sotto di un mese di distanza). Il primo è il modello GLOBO del CNR-ISAC di Bologna, il secondo è l’indice IZE(Indice di Zonalità Emisferico) sviluppato dal Prof.Carlo Colarieti Tosti.
Dopo l’irruzione fredda sul centro-sud italiano, intravista da entrambi gli elementi e verificatasi per gli ultimi giorni di Dicembre 2019, un altro segnale veniva mostrato dopo la metà di questo Gennaio, ovvero una debole ripresa dell’attività d’onda.
Secondo le nostre ipotesi l’innalzamento della wave 2 sarebbe risultato sufficiente a creare un disturbo al flusso zonale e di conseguenza a riversare maggiori masse d’aria artica sul Mediterraneo, basandoci molto sul modello GLOBO del CNR-ISAC.
Un innalzamento dell’Anticiclone dell’Azzorre difatti si è verificato proprio in questi giorni ed è stato la causa del riversamento sul Mediterraneo di aria artica e di conseguenza di un calo delle temperature che si sta verificando su buona parte dell’Italia con ritorno della neve su Alpi e Appennini, in particolar modo quello Settentrionale e Centrale con qualche spolverata sui settori meridionali.
Tuttavia l’affondo risulterà di breve durata e di poca incisività, questo perché buona parte del freddo traslerà ad ovest su Francia e Penisola Iberica(Spagna e Portogallo).
Finito l’episodio più consono per il periodo le correnti zonali accelereranno nuovamente e la “Fabbrica del freddo” ovvero il VPT(Vortice Polare Troposferico) tornerà a correrà nuovamente come una trottola su se stessa.
Questo si traduce in pochi scambi meridiani, poche ondulazioni e di conseguenza una nuova fase stabile con basse probabilità di episodi freddi alle nostre latitudini, Basilicata compresa. Questa fase dovrebbe durare fin verso gli ultimi giorni di questo Gennaio 2020.
Successivamente l’indice IZE ci da dei nuovi indizi da non sottovalutare. Come abbiamo già detto in questo momento i vari elementi atmosferici non sono disposti per creare condizioni favorevoli a ondate di freddo degne di nota sopratutto per il forte raffreddamento che si è verificato in stratosfera(ESE cold), ma qualche primo segnale di cambiamento può iniziare ad essere colto dalla troposfera.
Tant’è vero come si può notare dal grafico, relativo all’attività d’onda previsto dall’indice IZE, se fino al 28/29 Gennaio i flussi zonali non permetteranno l’ipotesi di nessun episodio freddo, dal 30 Gennaio e fino alle prima metà di Febbraio 2020 la situazione sembra cambiare.
Difatti le onde planetarie dovrebbero riprendere gradualmente in maniera più decisa energia e attività, andando così a disturbare il Vortice Polare Troposferico.
Questo si tradurrebbe in possibili innalzamenti dell’Anticiclone dell’Azzorre in grado di provocare il blocco o il rallentamento del flusso atlantico favorendo così discese di masse d’aria polare continentale provenienti dal Nord Europa come illustrato nella simulazione sottostante.
Non perdetevi gli ulteriori aggiornamenti che seguiranno a questo, i quali potranno smantellare o confermare tale ipotesi.
Domenica 26 Gennaio verrete nuovamente aggiornati sui possibili sviluppi.
Un saluto da Giovanni Imbrogno.
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